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Ristrutturazione casa: i documenti da presentare in comune

Ristrutturazione casa: i documenti da presentare in comune

Uno dei primi scogli da superare quando ci si appresta ad effettuare dei lavori di rifacimento edilizio è quello burocratico, ovvero, capire per la ristrutturazione casa quali documenti da presentare in comune per richiedere e ottenere i necessari permessi per ristrutturare casa senza incappare in abusi edilizi e ritrovarsi a dover pagare multe salate.

Il metodo più sicuro sarebbe sicuramente quello di rivolgersi a professionisti del settore che si occupino per noi del disbrigo di tutte le pratiche burocratiche e delle richieste dei vari permessi, ma in generale una volta che si hanno chiare le finalità della ristrutturazione è possibile individuare, anche da soli, il tipo di pratica di ristrutturazione edilizia di cui si necessità e quali documenti produrre.

Naturalmente il primo passo è quello di rivolgersi allo sportello Unico per l’edilizia del comune in cui è ubicato lo stabile, o controllare sul sito dell’ente le procedure da attuare in caso di interventi di rifacimento degli immobili così da poter individuare quali sono i permessi per ristrutturare casa internamente e quelli necessari invece per le ristrutturazioni esterne.

Ristrutturazione casa: documenti necessari per la manutenzione straordinaria

Le normative edilizie sono spesso complesse da interpretare e il rischio di sentirsi sopraffatti dalla burocrazia è sempre in agguato, ecco perché nei prossimi paragrafi proveremo a chiarire alcuni concetti base necessari per riuscire ad orientarsi tra le norme e i documenti per la ristrutturazione della casa.

Cominciamo subito con il chiarire che i documenti necessari per le ristrutturazioni edilizie sono essenzialmente di tre tipi e coprono il 90% degli interventi edilizi. Si tratta di 

  • CILA
  • SCIA
  • PERMESSO A COSTRUIRE

Per sapere quale permesso occorre richiedere prima bisogna imparare la distinzione tra manutenzione straordinaria leggera e pesante. La prima tipologia comprende tutti quei lavori di manutenzione straordinaria che non vanno ad incidere sulle strutture portanti e non modificano in maniera definitiva la pianta catastale. Rientrano in questo gruppo lo spostamento di tramezzi e muri non portanti, il rifacimento degli impianti, etc. 

Alla seconda tipologia di interventi, invece, appartengono tutti quei lavori che vanno a toccare gli elementi portanti della casa e di conseguenza vanno a modificare in maniera permanente il disegno. 

Per i lavori di manutenzione straordinaria leggera occorre presentare al comune di riferimento la CILA che altro non è che una dichiarazione asseverata di inizio lavori, con cui si informa l’ente dell’avvio della ristrutturazione. In questo caso non è previsto che l’ente approvi i lavori. 

Per i lavori di manutenzione straordinaria pesante, invece, occorre richiedere la SCIA e in questo caso attendere il via libera del Comune.

Nel caso in cui si debba procedere con la costruzione ex novo di uno stabile o si voglia procedere con interventi destinati a cambiare la destinazione d’uso originaria, allora è necessario richiedere al Comune un Permesso a costruire.

Per sapere quali interventi ricadono in ciascun gruppo, basta controllare nell’apposita sezione presente sul sito del Comune, dove solitamente sono riportati oltre ai moduli da scaricare e compilare per la richiesta dei permessi, anche tabelle con i vari tipi di interventi e la loro tipologia.

Cosa fare in caso di manutenzione ordinaria?

Un caso diverso, invece, è quello della manutenzione ordinaria, ovvero tutti quegli interventi volti a riparare o sostituire elementi già presenti come, ad esempio, la sostituzione degli infissi, la riparazione degli impianti, la sostituzione di tramezzi senza la modifica della pianta. Questi interventi ricadono nella cosiddetta edilizia libera e non necessitano di permessi. In caso di interventi di manutenzione ordinaria non occorre presentare documenti per la ristrutturazione. Si consiglia, però, sempre di consultare il sito del proprio comune di riferimento, dal momento che alcuni comuni potrebbero richiedere la presentazione della Cil o della Cila.

Come fare per richiedere i permessi per ristrutturare casa?

In caso di Cila, i documenti per la ristrutturazione della casa devono essere presentati dal proprietario della casa o da chi ne possegga i diritti reali. La documentazione può essere presentata al Comune di competenza direttamente presso gli uffici preposti o tramite posta elettronica certificata.

Lo stesso vale per la Scia (segnalazione certificata inizio lavori) che può essere presentata dal proprietario con le stesse modalità descritte per la Cila. In questo caso occorre attendere il via libera del comune che ha 30 giorni per rigettare la richiesta o per accettarla. Se trascorsi i termini il comune non effettua alcuna comunicazione di rigetto o di richiesta di integrazione, allora, vuol dire che i lavori possono iniziare. La Scia dura tre anni e al termine dei lavori il proprietario deve presentare la comunicazione di fine lavori.

Per il permesso a costruire i proprietari devono presentare apposita richiesta al Comune allegando l’atto notarile che ne accerta la proprietà, i progetti e la dichiarazione di un tecnico abilitato che certifica la regolarità degli interventi. In questo caso è necessario attendere il rilascio del permesso da parte del comune che è tenuto a fornire un riscontro entro 60 giorni dalla presentazione della richiesta.

Per la ristrutturazione casa i documenti da presentare in comune dovranno necessariamente essere redatti e compilati da un tecnico abilitato (geometra, architetto o ingegnere) che ha il compito di certificare la conformità degli interventi effettuati e da effettuare con le normative e i regolamenti edilizi vigenti.

In conclusione, prima di avviare una pratica di ristrutturazione è necessario stabilire il tipo di interventi da effettuare così da poter individuare i permessi per ristrutturare casa da richiedere ed incaricare un tecnico specializzato per la redazione e presentazione dei documenti necessari presso gli uffici tecnici del comune di riferimento.

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