Società autorizzata dall'Agenzia delle Entrate con convenzione n. C00301752021
  1. Home
  2. Blog
  3. Certificato di destinazione urbanistica: cos'è e come richiederlo

Certificato di destinazione urbanistica: cos'è e come richiederlo

Certificato di destinazione urbanistica: cos'è e come richiederlo

Il certificato di destinazione urbanistica (o CDU) è un documento che contiene le indicazioni urbanistiche che riguardano il terreno o il fabbricato, interessato dal certificato, che si intende acquistare.

Si tratta quindi di un documento importante in fase di compravendita di fabbricati e di terreni in quanto indica le zone di piano (edificabile, agricola, artigianale, industriale, residenziale o altro) in cui ricadono e descrive le possibilità edilizie di quegli immobili. Questo certificato è una garanzia per l'acquirente, che può essere certo delle possibilità di intervento sull'immobile e del suo reale valore commerciale e dovrebbe anche scongiurare comportamenti scorretti o abusi con un utilizzo diverso dagli scopi non previsti.

A rilasciare questo documento è il Comune di pertinenza dell’immobile. Ottenerlo è semplice e abbastanza economico ed è obbligatorio presentarlo, insieme all’atto di compravendita, anche nel caso di scritture private. Vediamo insieme a cosa serve il certificato di destinazione urbanistica e come richiederlo. 

A cosa serve il certificato di destinazione urbanistica?

Come già detto, serve ad evitare degli abusi su terreni non edificabili o che abbiano una particolare destinazione. Partiamo dal definire cos’è la destinazione di un immobile: è la tipologia di utilizzo di un fabbricato legalmente stabilita dal Comune di appartenenza. Questa può essere di tipo residenziale, agricolo, industriale, rurale, commerciale. Inoltre, nel certificato di destinazione urbanistica vengono specificati anche vincoli relativi a quell’area del Comune come quelli paesaggistici, archeologici, idrogeologici, che limitano i lavori e le costruzioni che è possibile effettuare sui relativi terreni.

A norma del comma 2 dell'art. 30 del D.P.R. 380/2001 il C.D.U. obbligatoriamente deve essere allegato agli atti di passaggio di proprietà o di cessione di diritti di terreni censiti al Catasto Terreni o aree urbane di pertinenza a fabbricati censite al Catasto Urbano, con superficie maggiore od uguale a mq. 5.000.

Ottenere il CDU è obbligatorio per gli atti di passaggio di proprietà o di cessione di diritti di terreni censiti al Catasto Terreni o aree urbane di pertinenza a fabbricati censite al Catasto Urbano, con superficie maggiore od uguale a mq. 5.000. Tutto ciò rende più sicura l’operazione di compravendita di un immobile e fa in modo che tutte le parti conoscano i dettagli dello stesso in piena trasparenza. 

Chi può richiedere il certificato di destinazione urbanistica?

La richiesta di certificato di destinazione urbanistica può essere fatta sia dal compratore che dal venditore di un immobile, o anche solo per conoscenza personale. Questo documento è necessario affinché il notaio possa certificare il rogito di un edificio o di un terreno, quindi può essere richiesto anche in caso di eredità, successione e donazione di un bene immobile. 

Può essere anche un notaio o un tecnico, delegato dal proprietario o da uno dei comproprietari, a richiedere il certificato di destinazione urbanistica. Nel caso di eredità, il soggetto richiedente deve rispondere a caratteristiche precise, quindi avere già effettuato la denuncia di successione, per poter avviare la richiesta. 

A chiedere questo documento sono anche privati cittadini che, anche in mancanza di un passaggio di proprietà, vogliano semplicemente conoscere la destinazione d’uso del proprio immobile prima di effettuare dei lavori. Anche il pagamento dell’IMU (Imposta Municipale Unica) può spingere il proprietario di un edificio o di un terreno a richiedere il certificato di destinazione urbanistica per essere certo che le tasse siano state calcolate correttamente.

Chi rilascia il certificato di destinazione urbanistica

A definire la destinazione urbanistica dell’immobile, quella che andrà poi specificata sul certificato, è il Piano Regolatore Generale della città o P.R.G. ed è per questo che a fornire tale documento è il Comune. All’interno del certificato di destinazione urbanistica, il cittadino troverà:

  • la destinazione del terreno o del fabbricato; 

  • l’indice di fabbricabilità dello stesso; 

  • gli eventuali vincoli che persistono sull’area interessata.

Attenzione alle scadenze

Secondo l’articolo 30 del DPR n. 380 del 6/06/2001, che specifica le norme in materia di destinazione urbanistica delle precedenti leggi n.94 del 2/03/1982 art.8 e n.47/85 art.18, il certificato di destinazione urbanistica ha validità di un anno. Questa data è importantissima nel caso di atti di compravendita, successione, donazione, perché a questi va allegato un CDU in corso di validità. 

Per questo motivo è bene conoscere anticipatamente le tempistiche previste, ed eventualmente ridurle con l’aiuto dei servizi online, in modo tale che il certificato di destinazione urbanistica sia rilasciato in tempi brevi. Così si potrà allegarlo all’atto notarile finché è ancora in corso di validità e non incorrere in problemi burocratici.

Condividi sui social: