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Cos'è la nota di trascrizione?

Cos'è la nota di trascrizione?

Avete necessità di recuperare una nota di trascrizione depositata in Conservatoria ma non sapete come fare? In realtà non si tratta di un’operazione complicata, poiché non bisogna fare altro che inoltrare specifica richiesta agli uffici competenti e attendere il rilascio del documento. La procedura è simile a quella per il recupero delle iscrizioni e delle annotazioni ma, se non sapete come fare o non avete tempo per seguire personalmente la pratica, potete rivolgervi ad un’agenzia specializzata. Ma prima di vedere nel dettaglio come fare per il recupero, facciamo un breve approfondimento per capire cos’è una nota di trascrizione.

Nota di trascrizione: cos’è e a cosa serve

Con il termine ‘nota di trascrizione’, o più precisamente ‘nota di trascrizione catastale’ si intende l’atto con cui si certifica la registrazione all’interno dei Registri Immobiliari di un atto di compravendita immobiliare, di variazione di stato di un bene (pignoramento, ipoteca, etc). La nota di trascrizione immobiliare di fatto ufficializza il trasferimento dei diritti di proprietà relativi ad un immobile, pena l’inefficacia del passaggio di proprietà.

La nota è il principale esercizio di pubblicità legale previsto dal nostro codice civile regolato dagli art. 2643-2696 che ne sanciscono anche l’obbligatorietà. Il deposito dell’atto rendono lo stesso opponibile da parte di terzi.

Nella nota di trascrizione immobiliare (in doppio originale) sono riportati tutti i dati fondamentali della compravendita:

  • dati identificativi dell’immobile 
  • dati anagrafici dell’acquirente
  • dati anagrafici del venditore
  • data della trascrizione
  • nome del pubblico ufficiale che effettua l’atto
  • numero di registro particolare e generale

I beni soggetti all’annotazione in un pubblico registro possono essere sia immobili (case, terreni, etc) sia autoveicoli, imbarcazioni, motoveicoli, etc.

Quando è necessario fare una nota di trascrizione

Il codice civile individua i casi in cui è obbligatorio effettuare la trascrizione degli atti di compravendita di beni.
Nello specifico la nota di trascrizione in Conservatoria va fatta nei seguenti casi:

  • atti di compravendita immobiliare e mobiliare
  • contratti che modificano i diritti di godimenti dei beni immobili (usufrutto, enfiteusi, etc)
  • rinuncia a usufrutto
  • ipoteche
  • pignoramenti
  • servitù di passaggio

Per quanto riguarda la nota di trascrizione dell’atto di compravendita abbiamo già detto in precedenza, ovvero, si tratta dell’atto con cui si ufficializza il passaggio dei diritti di proprietà di un bene da un soggetto ad un altro.

E’ necessario procedere con un atto ufficiale anche per la registrazione di un pignoramento o di un’ipoteca. La nota di trascrizione di pignoramento immobiliare è un atto obbligatorio propedeutico alla procedure di espropriazione coatta di un bene. Non è, infatti, possibile procedere con il pignoramento di un bene senza la regolare trascrizione dell’atto.

La nota di trascrizione di un pignoramento va presentata presso la competente Conservatoria dei Registri immobiliari dal soggetto che vanta il credito che poi deve provvedere al deposito in tribunale della nota di trascrizione. 

Il termine per il deposito della nota di trascrizione del pignoramento immobiliare è di 15 giorni dalla notifica al debitore.

In caso di errori nel deposito della nota di trascrizione del pignoramento immobiliare, l’atto viene invalidato.

La nota di trascrizione ipotecaria, invece, consiste nella trascrizione in Conservatoria dell’iscrizione di un’ipoteca su un determinato bene.

C’è, infine, la nota di trascrizione delle servitù di passaggio. Con il termine servitù di passaggio si intende l’obbligo da parte del titolari di un fondo, di un terreno, di un viale privato, di consentire il transito all’interno della sua proprietà al proprietario di un fondo collegato, al fine di consentirgli di raggiungerlo. Le servitù di passaggio devono essere regolarmente inscritte all’interno dei registri immobiliari tramite un'apposita nota di trascrizione.

Come effettuare la rettifica di una nota di trascrizione?

E’ possibile la correzione di una nota di trascrizione errata? La risposta è sì, ma solo nel caso in cui le inesattezze coinvolgano aspetti non essenziali, in questi casi è possibile effettuare la rettifica della nota di trascrizione.
Diverso è il discorso per quanto riguarda gli errori in elementi essenziali come ad esempio l’identità delle parti o l’individuazione del bene oggetto della trascrizione. In questi casi la nota di trascrizione in rettifica non può essere corretta, ma va annullata e rifatta.

La rettifica della nota di trascrizione ha un costo fisso dovuto a imposte e bolli, a cui bisogna aggiungere un costo variabile dovuto, invece, all’onorario del notaio.

Recupero note di trascrizione depositate in Conservatoria

All’atto della trascrizione in Conservatoria, le note di trascrizione vengono contrassegnate con un numero generale (in base all’ordine di presentazione) e un numero particolare (specifico del tipo di formalità). Per il recupero di una nota di trascrizione depositata in Conservatoria è necessario disporre di tali numeri, o in alternativa, effettuare una visura ipocatastale per risalire al numero di formalità e recuperare la nota di trascrizione di cui si necessita. La visura ipocatastale può essere effettuata recandosi direttamente presso gli uffici della conservatoria di competenza territoriale, on-line sul sito dell’Agenzia delle Entrate o affidandosi ad un'agenzia per il disbrigo di pratiche catastali. Queste ultime si occupano di effettuare tutte le procedure burocratiche necessarie per il recupero della nota che poi verrà inviata tramite posta o mail.

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